A una certa età direi che è normale avere dei momenti no, essere stanchi di alcune situazioni e un po' depressi... ma non so fino a che punto sia normale esserlo COSTANTEMENTE.
Dentro di me sento una grande insoddisfazione e della rabbia crescente dovuta a fatti o atteggiamenti che mi fanno innervosire o che mi deludono parecchio. Ogni giorno, quando penso che ho un'occasione per migliorare un po' le cose, esce qualche motivo che mi fa sentire peggio.
Non so se le persone che per tanto tempo ho creduto amiche, altre che immaginavo lo sarebbero diventate e altre ancora che speravo non se ne sarebbero andate si sono messe d'accordo per farmi soffrire, ma fatto sta che le brutte notizie o situazioni si stanno alternando ad un ritmo così perfetto che inizio a credere che non sia più tanto dovuto al caso e che o la gente è davvero stronza/stupida come si dice in giro oppure ho davvero qualche serio problema psichico.
Generalmente soffro in silenzio, non mi piace né piangere apertamente né litigare per ottenere quello che voglio, mi limito a sfogarmi disegnando, guardando la televisione o cazzeggiando al computer. Inizio quasi a pensare che anche questo Blog sia nato più per "distrarmi" che per lasciare un "segno".
Chissà perché è sempre in questi momenti che ho anche quelli che io chiamo "attacchi di infantilismo". Faccio o mi fisso con cose stupide, vecchi libri, serie tv, giocattoli, cartoni animati... roba per bambini appunto, cose sciocche che però mi fanno sentire meglio. Perché? Per tanto tempo mi sono posta questa domanda.
La gente quando è depressa fuma, beve, va a rimorchio con gente che non apprezza... io mi chiudo in camera e guardo i cartoni animati, sì che non sono normale ma non posso essere stupida fino a questo punto. Ho intuito che il motivo potesse essere uno: la paura di crescere. In che senso, è in momenti come questi che penso tanto alle cose come ERANO e come SAREBBERO STATE, che "piango sul latte versato" e rievoco il passato. Crescere vuol dire responsabilità e sofferenza. Crescere vuol dire dimenticarsi di saper ridere e di sorprendersi anche per le piccole cose. Perdere l'entusiasmo e l'innocenza che caratterizza i bambini. Fare errori più grandi perché più grandi sono le aspettative... probabilmente, il mio inconscio mi spinge ad agire in questo modo per cercare di "proteggermi" da questo male rappresentato dall'essere adulti o dal fingere di esserlo.
Non lo so, sono così confusa...
Kengha
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